Qualche anno fa mi sono divertito a “surfare i divani” in giro per l’Europa. Non sto dicendo che mi mettevo in piedi sul divano e aspettavo l’onda perfetta, ma che viaggiavo sfruttando il Couchsurfing.

Viaggiare couchsurfingPer chi non lo conosce, il couchsurfing permette di soggiornare all’estero senza pagare la struttura che ti accoglie. In questo caso si tratta di persone comuni che mettono a disposizione a casa propria un letto, un materasso, un divano, o un pavimento dove si può dormire.

Il principio è simile a quello di Airbnb (il couchsurfing è nato prima). Esiste una piattaforma dove ci si iscrive e si propone il proprio posto letto, oppure si pianifica un viaggio cercando i diversi “host”. A ogni viaggio fatto, oppure a ogni persona ospitata si guadagnano dei punti Karma che permettono di capire se sei una persona raccomandabile.

Il bello di questo tipo di esperienza è che quando arrivi in un nuovo paese e vieni ospitato da una persona del posto, scopri la vera vita in quella località. Infatti solitamente chi ospita ti fa anche da guida. A volte ti porta fuori a cena nei ristoranti o bar tipici (non quelli turistici dove ti spennano).

Dopo aver viaggiato e ospitato per qualche anno, ho imparato che oltre alla piattaforma di Couchsurfing, i migliori metodi per mettersi in contatto con gli altri couchsurfers sono i social tradizionali e i sistemi di messaggistica (per esempio Facebook e WhatsApp).

Usi e costumi in Cina

Ora mi piacerebbe spingermi oltre i confini europei e “conquistare la Cina”. Ovviamente gli usi e costumi dei paesi orientali sono profondamenti diversi. Per esempio ho scoperto che con Wechat in Cina è possibile mettersi in contatto con gli host come fosse una sorta di Facebook con WhatsApp integrato.

Oltre alle diverse tecnologie, sarà interessante scoprire l’ospitalità cinese con questo tipo di esperienza.


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